giovedì 4 aprile 2013

I “Baker Street Fight Club”

E dunque, veniamo al fatidico Che fare... Gruppi uniti dall’interesse per pratiche di lotte dell’epoca di Sherlock Holmes (*) o semplicemente interessati alla lotta, ma facenti capo come idealità a quella epoca o semplicemente alla difesa del territorio e della zona in cui ci si trova, senza badare ai confini nazionali: l’ottica dev’essere necessariamente europea (Europa occidentale soprattutto ma pure centrale e qualche parte dei Balcani, sempre se sia possibile concretamente). 

Cinque punti base:
1. Sparsi sul territorio, più si è sparsi e meglio è.
2. Contatti via mail o cellulare. Possibilità d’incontri pratici. Ma si rimanga sparsi sul territorio.
3. Essere eclettici riguardo a modalità di lotta, senza pregiudizi.
4. Ove possibile cercare rifugi o zone poco battute dove poter rifugiarsi nel caso di pericolo.
5. Non essere nazisti. Non si può dare la difesa dell’identità occidentale ai nazisti che già una volta hanno contribuito fortemente a minarla e a distruggerne il potere per sempre  

CI S’IMPEGNA A RISPETTARE TUTTI E CINQUE I PUNTI-BASE, SOLO CHI LI ACCETTA TUTTI - E SPECIALMENTE IL 5° - PUO’ ESSER PARTE DEI “BAKER STREET IRREGULAR FIGHT CLUBS”, IRREGULAR, POICHE’ SIAMO IRREGOLARI. FORZE IRREGOLARI, BASATE SULLA VOLONTARIETA’ DI CHI VUOL SEGUIRE UN INDIRIZZO CHE CORRE IL RISCHIO DI DIVENIRE SEMPRE, VOLENTI O NON, PIU’ IMPORTANTE O ALMENO NECESSARIO IN UN PAESE CHE HA PRESO UNA FATALE CHINA FINALE ... 

(*) Il “baritsu”, per esempio, cfr.: S. Guerra - E. Solito, Il diciottesimo scalino. L’enciclopedia di Sherlock Holmes, Prefazione di C. Augias, Delosbooks 2004, pp. 32-33. 

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